Trionfo per l’equità nel commercio
Il 20 gennaio 2025 il Tribunale regionale superiore di Vienna ha adottato una decisione storica in merito all'abuso di posizione dominante sul mercato da parte di Peugeot Austria GesmbH.

Trionfo per l’equità nel commercio
L'Autorità federale della concorrenza (BWB) aveva accusato l'azienda di sfruttare la sua posizione dominante nella vendita di automobili nuove e nella riparazione di veicoli a danno dei suoi partner contrattuali. Un concessionario interessato ha portato il caso in tribunale sostenendo che i termini contrattuali e le pratiche commerciali di Peugeot Austria minacciavano la sua esistenza economica. Nello specifico sono state criticate le seguenti pratiche:
- Koppelung von Prämienzahlungen an Kundenzufriedenheitsumfragen: Die variablen Vergütungen der Händler hingen von den Ergebnissen von Kundenzufriedenheitsbefragungen ab. Wurde ein bestimmter Schwellenwert nicht erreicht, entfielen die variablen Prämien vollständig, unabhängig von anderen Leistungskennzahlen.
- Überhöhte Verkaufsziele: Peugeot Austria setzte für die Händler ambitionierte Verkaufsziele fest. Das Nichterreichen dieser Ziele führte zu einer Reduktion der variablen Marge, was die Gewinnspannen der Händler erheblich beeinträchtigte.
- Preisgestaltung der Tochtergesellschaft: Die konzerneigene Tochtergesellschaft von Peugeot Austria, die PSA Retail Austria GmbH, bot Fahrzeuge zu besonders niedrigen Preisen an. Diese aggressive Preisstrategie erschwerte es unabhängigen Händlern, wettbewerbsfähig zu bleiben.
- Unzureichende Vergütung für Garantie- und Gewährleistungsarbeiten: Die Entschädigungen, die Händler für die Durchführung von Garantie- und Gewährleistungsarbeiten erhielten, deckten oft nicht die tatsächlichen Kosten, was zu finanziellen Verlusten führte.
- Erhebung von Schulungspauschalen: Händler wurden verpflichtet, für Schulungen Gebühren zu entrichten, die als zusätzliche finanzielle Belastung empfunden wurden.
Decisione del tribunale
Il Tribunale regionale superiore di Vienna ha confermato le accuse del BWB e ha constatato che Peugeot Austria aveva abusato della sua posizione dominante sul mercato (numero di pratica 26 Kt 5/23i). Il tribunale ha ordinato alla società di porre immediatamente fine a queste pratiche illegali. È stata inoltre comminata una multa, sebbene l'importo esatto non sia stato reso pubblico. Oltre alla sanzione pecuniaria, Peugeot Austria dovrà rivedere i propri termini e condizioni e i processi interni per evitare future violazioni. L’azienda è ora sottoposta a un maggiore controllo da parte delle autorità garanti della concorrenza e ulteriori violazioni potrebbero comportare sanzioni ancora più gravi. Yücel Saykili, portavoce del Comitato federale per il commercio automobilistico della WKO, commenta la decisione del tribunale: "In qualità di rappresentanti degli interessi del commercio automobilistico austriaco, consideriamo la decisione del tribunale dei cartelli nel procedimento di multa come un chiaro segnale per una maggiore certezza giuridica nei rapporti rivenditore-fornitore. L'imposizione di una multa colpisce tutti i marchi e invia un segnale forte per strutture di vendita eque e orientate al futuro. Insieme ai nostri partner dal lato importatore Guardiamo avanti per un futuro forte, caratterizzato da partnership e correttezza." Questa decisione rafforza la posizione dei concessionari di veicoli rispetto ai grandi importatori e produttori. I concessionari dovrebbero esaminare attentamente i loro contratti con produttori come Peugeot Austria e prestare attenzione alle clausole potenzialmente svantaggiose. Se sospetti pratiche sleali, è consigliabile chiedere consulenza legale o contattare l'Autorità federale garante della concorrenza. Un approccio proattivo può aiutare a identificare ed eliminare le condizioni ingiuste, portando a un rapporto commerciale più giusto ed equilibrato a lungo termine.