Digitalizzazione: attendere
Uno studio recente condotto dall’istituto di consulenza internazionale Berylls Strategy Advisors mostra che i produttori automobilistici europei sono molto riluttanti a intraprendere la strada della digitalizzazione.

Digitalizzazione: attendere

Sebbene siano costantemente confrontati con i nuovi progressi di attori digitali come Tesla, Google, Uber e Apple nel campo della mobilità, solo pochi OEM europei stanno già implementando in modo coerente strategie di digitalizzazione. Lo dimostra uno studio condotto da Berylls Strategy Advisors in collaborazione con l'Istituto per i sistemi informativi e i nuovi media (WIM) della LMU di Monaco. Risultato chiave: "Anche se si possono già osservare i primi cambiamenti nell'atteggiamento del top management e nella cultura aziendale, i produttori hanno ancora molta strada da fare per garantire che la trasformazione culturale abbia successo", afferma Matthias Kempf di Berylls.
Digitalizzazione anche nel commercio al dettaglio
Un sondaggio condotto tra i rappresentanti del management di un totale di sei produttori europei premium e di grande volume mostra che il tema della centralità del cliente sta diventando sempre più importante. Oltre alla digitalizzazione di prodotti e processi, ciò porterà a medio termine anche ad una maggiore digitalizzazione dell'interfaccia cliente, ad esempio attraverso nuove possibilità di interazione tra OEM e cliente tramite il sistema di infotainment nel veicolo connesso o attraverso l'introduzione di negozi online per la vendita diretta di nuove auto. Anche se alcuni intervistati sottolineano che la maggior parte del fatturato e degli utili viene ancora realizzata attraverso il modello di business classico, altri intervistati ammettono che nel settore automobilistico si avvertono già le prime perdite. Già oggi i margini nel commercio al dettaglio diminuiscono a causa delle attività di nuovi attori digitali come autohaus24.de o mobile.de nei paesi di lingua tedesca, Autotrader.com negli Stati Uniti o Tmall.com in Cina.
Conclusione degli autori dello studio:Non c’è ancora un momento “Kodak” in vista per l’industria automobilistica, ma i progressi, talvolta inaspettati, di nuovi concorrenti di altri settori nei settori dell’elettrificazione, dei servizi di mobilità o della guida autonoma danno già un’idea della spinta dirompente che deve ancora arrivare per il settore.