Vogliamo davvero le auto robotiche?
L'Öamtc ha condotto un sondaggio attuale sull'accettazione delle auto a guida autonoma.

Vogliamo davvero le auto robotiche?
Le automobili del futuro, indipendentemente dal tipo di guida, saranno sempre più automatizzate: prima assumeranno compiti e situazioni di guida individuali e poi saranno in grado di guidare in modo indipendente. "Da un lato aumenta il volume del traffico e quindi la complessità, ma dall'altro la sicurezza non deve essere compromessa in nessun caso. I sistemi automatizzati possono alleviarci", afferma Marion Seidenberger, psicologa del traffico dell'Öamtc. I test effettuati dal club degli automobilisti dimostrano che sistemi di assistenza ben funzionanti possono contribuire a ridurre il numero di incidenti o almeno a ridurne significativamente la gravità. Ma un punto critico per un’introduzione diffusa, oltre alla fattibilità tecnica e alle questioni legali, è l’accettazione dei conducenti.
Il club della mobilità ha condotto un sondaggio tra 860 membri nell’aprile 2022 per catturare l’atmosfera. Gli intervistati vedono un vantaggio nelle auto a guida autonoma soprattutto per le persone con disabilità (26%), per i pendolari e coloro che guidano molto (21%), per gli anziani (15%) e per coloro che mettono in pericolo gli altri utenti della strada bevendo e guidando o accelerando (15%). Alla domanda su quanto lontano possa o debba spingersi la guida automatizzata, le risposte sono notevoli rispetto al 2016: il 28% degli intervistati ritiene che l’auto dovrebbe farsi carico completamente di tutti i compiti di guida (2016: 17%). Il 57% dei partecipanti afferma che l’auto dovrebbe offrire il miglior supporto possibile, ma che la responsabilità principale dovrebbe restare del conducente (2016: 63%). Solo il 13% degli intervistati ritiene che l'auto dovrebbe offrire solo dispositivi di sicurezza di base (2016: 19%).
Il 63% degli intervistati ritiene che il vantaggio principale della guida automatizzata sia quello di evitare incidenti stradali. Sarebbe anche un vantaggio non dover guidare su percorsi lunghi e monotoni (46%). Il 40% ritiene che sia un vantaggio consentire a chi non può farlo da solo di guidare. Il 38% degli intervistati non vede l'ora di non dover più parcheggiare. Il 37% dei partecipanti vede il vantaggio di non dover più prestare costantemente attenzione ai limiti di velocità. Per almeno il 14%, un vantaggio delle auto a guida autonoma sarebbe la possibilità di dormire mentre si è in movimento. "Una certa disillusione si nota quando si tratta della domanda 'Non dover più affrontare da soli le situazioni stressanti': in un sondaggio comparabile condotto dal club nel 2016, il 40% lo ha citato come un vantaggio della guida automatizzata, ma quest'anno era solo il 29%. Ciò potrebbe indicare che la tecnologia ora è un po' meno affidabile", afferma lo psicologo del traffico del club della mobilità.
Una domanda posta ai membri dell'ÖAMTC era: quali principali preoccupazioni avrebbero riguardo all'acquisto di un'auto a guida autonoma dal punto di vista odierno? La preoccupazione numero 1 tra gli intervistati è il timore di decisioni errate da parte di veicoli automatizzati: questa percentuale è scesa notevolmente dal 76% (2016) al 67% (2022). La preoccupazione per errori o danni elettronici è scesa dal 72% (2016) al 65% (2022). Un notevole 56% degli intervistati teme gli attacchi degli hacker o che il veicolo venga preso in consegna da qualcun altro. Un punto importante in questo contesto è la sicurezza dei dati. "I sistemi stanno diventando sempre più intelligenti e collegati in rete. In termini di sicurezza stradale questo è positivo, ma l'auto non deve in nessun caso diventare un polpo di dati. Per l'Öamtc è chiaro che solo il proprietario del veicolo può decidere sull'uso dei dati generati ed eventualmente memorizzati nel veicolo", spiega Seidenberger. Oltre alle questioni relative alla sovranità dei dati, anche la protezione contro gli hacker e il furto di dati è un argomento al centro del focus del club della mobilità.