Frenata d'emergenza sul mercato automobilistico

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Il mercato automobilistico europeo ha subito una brusca frenata in autunno, dopo una brillante prima metà dell'anno. Dopo il -30,3% di ottobre, le nuove immatricolazioni in tutta l'UE sono aumentate solo leggermente dall'inizio dell'anno. L’Austria può solo sognarlo. 

Europas Automarkt legte im Herbst nach einem fulminanten ersten Halbjahr eine Vollbremsung hin. Nach minus 30,3 Prozent im Oktober liegen die EU-weiten Neuzulassungen seit Jahresbeginn nur noch minimal im Plus. Österreich kann selbst davon nur träumen. 
Il mercato automobilistico europeo ha subito una brusca frenata in autunno, dopo una brillante prima metà dell'anno. Dopo il -30,3% di ottobre, le nuove immatricolazioni in tutta l'UE sono aumentate solo leggermente dall'inizio dell'anno. L’Austria può solo sognarlo. 

Frenata d'emergenza sul mercato automobilistico

665.001 automobili: è il numero delle nuove immatricolazioni nell’UE nel mese di ottobre. Si tratta di una diminuzione di almeno il 30,3% rispetto all'anno precedente. Con queste 665.001 nuove auto vendute, l’ottobre 2021 è stato addirittura l’ottobre peggiore da quando sono iniziati i record. Ed è stato il quarto mese consecutivo con numeri in calo. 

Questo per quanto riguarda le cattive notizie. La buona notizia è che da inizio anno, cioè dall’inizio dell’anno, si registra ancora un aumento: nei primi dieci mesi dell’anno in corso, il numero di nuove immatricolazioni nell’UE è superiore del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le persone continuano a beneficiare dei forti tassi di crescita raggiunti nella prima metà dell’anno. 

La Germania delusa

Dei quattro mercati principali, tre sono al di sopra della media UE: la Francia ha registrato una crescita del 3,1% da inizio anno, la Spagna del 5,6% e in Italia le vendite di auto nuove sono aumentate del 12,7%. Solo la Germania non riesce a tenere il passo: le cifre delle vendite qui sono inferiori di oltre il 5% rispetto all'anno precedente. 

Una delle ragioni principali per le cifre complessivamente contenute – dopo tutto, il 2020 è stato già un anno difficile, motivo per cui l’asticella non è esattamente alta – sono le continue difficoltà di consegna dovute ai colli di bottiglia dei semiconduttori. In ogni caso, l'ultimo sviluppo è deludente, per non dire drammatico: nella prima metà dell'anno, il mercato complessivo era ancora in crescita del 25,2%, ora è solo del 2,2%. 

In Austria le cose vanno un po' peggio: in ottobre il mercato è crollato in modo sproporzionato del 39,2%, tanto che in 10 mesi si è già registrata una perdita dello 0,1%.