Abbastanza pratico: la legge sull'home office

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Dominik Leiter, avvocato e partner dello studio Weisenheimer Legal di Vienna, fornisce utili consigli legali per la pratica nel settore automobilistico. Questa volta spiega l'attuale situazione giuridica in materia di home office. 

Dominik Leiter, Rechtsanwalt und Partner bei Weisenheimer Legal in Wien, gibt in der KFZ Wirtschaft nützliche juristische Tipps für die Praxis. Diesmal erklärt er die aktuelle Rechtslage in Sachen Homeoffice. 
Dominik Leiter, avvocato e partner dello studio Weisenheimer Legal di Vienna, fornisce utili consigli legali per la pratica nel settore automobilistico. Questa volta spiega l'attuale situazione giuridica in materia di home office. 

Abbastanza pratico: la legge sull'home office

Mentre in Austria per anni il lavoro da casa è stato utilizzato con cautela, il Corona lo ha reso un fenomeno di massa. E, come spesso accade in caso di rapidi cambiamenti, è passato del tempo prima che la situazione giuridica si adattasse alle nuove circostanze. Ma finalmente è arrivato il momento: la legge sull'home office di Habemus! In questa occasione vorrei presentare brevemente le più importanti novità normative odierne.

Innanzitutto, l'ambito di applicazione delle disposizioni è definito dalla nuova definizione di home office (regolare svolgimento dell'attività lavorativa presso il domicilio del dipendente). Rientrano nella definizione anche gli edifici residenziali, le residenze secondarie e gli appartamenti dei parenti stretti o dei conviventi, ma non i luoghi pubblici. 

Come in precedenza, per l'home office deve esistere un accordo contrattuale individuale tra datore di lavoro e dipendente, che deve essere redatto in forma scritta (la mancanza di forma scritta non deve comportare l'invalidità dell'accordo). Non esiste quindi un diritto unilaterale di subentrare o di impartire ordini, né esiste alcun potere di regolamentare attraverso un contratto di lavoro. Tuttavia, è possibile stipulare un accordo aziendale per regolare le condizioni generali. 

È stato inoltre stabilito che il datore di lavoro debba mettere a disposizione le attrezzature di lavoro necessarie (hardware e software, connessione dati, eventualmente un cellulare aziendale) se l'home office non viene svolto solo in casi isolati. Questo può essere derogato mediante accordo se il datore di lavoro si fa carico dei costi (se necessario come importo forfettario). 

Legge sulla responsabilità dei dipendenti

La legge sulla responsabilità dei dipendenti ora si applica anche ai danni causati dai membri della famiglia se il dipendente ha violato i propri obblighi di vigilanza. Inoltre è stata introdotta per un periodo di tempo illimitato la regolamentazione transitoria secondo la quale gli infortuni nell'home office sono considerati infortuni sul lavoro (compresi gli infortuni in itinere come l'acquisto del pranzo al supermercato). 

La maggior parte delle norme sulla tutela dei dipendenti si applica anche quando si lavora da casa, ma con l’importante eccezione delle norme relative al posto di lavoro. Tuttavia, se un giorno l’ispettorato del lavoro si presenta effettivamente alla porta, i dipendenti non sono obbligati a consentire l’ingresso. Va inoltre ricordato che le norme relative all'orario di lavoro e ai periodi di riposo valgono anche per l'home office. 
Nel complesso, le nuove normative e i chiarimenti sono da accogliere con favore, perché sembra che per molti l'home office sia qui per restare (almeno in parte).