Le auto elettriche sono sempre più richieste
Buone notizie: nonostante la crisi e i colli di bottiglia nelle consegne a livello globale, le vendite di auto elettriche in Austria continuano a guadagnare slancio.

Le auto elettriche sono sempre più richieste
Nella prima metà del 2022 in Austria le nuove auto completamente elettriche hanno raggiunto una notevole quota di mercato del 13,3% – ciò corrisponde a circa 14.500 veicoli e un aumento di 1,9 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Ciò rende l’Austria uno dei mercati emergenti quando si tratta di vendite di veicoli puramente elettrici (BEV).
L’attuale “Electric Vehicle Sales Review” di PwC Autofacts e Strategy& mostra che, sebbene la crescita delle nuove immatricolazioni globali di veicoli puramente elettrici sia rallentata a causa di problemi nella catena di approvvigionamento e di blocchi in Cina, nel secondo trimestre del 2022 è stato ancora registrato in tutto il mondo il 61,7% di BEV in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel primo trimestre del 2022 la crescita è stata addirittura del 108%. In ogni caso, le quote di mercato dei BEV in Austria e in altri mercati importanti continuano ad aumentare. Tra i modelli di punta sul mercato europeo nella prima metà del 2022 figurano la FIAT 500 elettrica (24.649 veicoli venduti), la Tesla Model 3 (21.023 veicoli) e la Renault ZOE (15.580 veicoli).
“L’elettromobilità resiste a un mercato globale in difficoltà”, afferma Günther Reiter, Automotive Leader di PwC Austria. “Quest’anno in Europa verranno prodotti solo poco meno di 1,5 milioni di BEV; alla massima capacità e senza colli di bottiglia, potrebbero essercene più del doppio”. PwC osserva già i primi segnali di allentamento dei colli di bottiglia nell’offerta e prevede una maggiore capacità di produzione per le auto elettriche con una crescita più forte nella seconda metà dell’anno. “Per l’Austria prevediamo che la domanda di auto elettriche aumenterà costantemente nel medio e lungo termine”, afferma Reiter. Per prepararsi meglio agli shock esterni in futuro, i produttori europei stanno investendo miliardi di dollari in catene di approvvigionamento europee indipendenti, in particolare per le batterie. “Prevediamo una domanda di batterie di circa 1 TWh e una corrispondente capacità di produzione in Europa entro il 2030”, prevede Johannes Schneider, partner di Strategy& Austria. Per l’Europa come sede, ora si tratta principalmente di indipendenza: oggi oltre il 60% delle materie prime per le batterie proviene dalla Cina e nessuno dei 20 principali produttori di batterie proviene dall’Europa. La corsa per aprire la catena di approvvigionamento europea è in pieno svolgimento e sta emergendo il potenziale commerciale locale ed europeo delle materie prime. “Gli OEM europei dovrebbero anche prestare attenzione a garantire una sufficiente sicurezza di approvvigionamento per queste materie prime”, afferma Schneider.