Importatori di automobili: la transizione alla mobilità ha bisogno di incentivi

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Nel 2014 gli automobilisti hanno trasferito nelle casse dello Stato austriaco 13 miliardi di euro di tasse. Questi soldi dovranno, tra le altre cose, essere utilizzati per creare sistemi di incentivi per i veicoli ad alimentazione alternativa e per ampliare finalmente le infrastrutture di ricarica, soprattutto per le auto elettriche. Le case automobilistiche offrono una gamma sempre più ampia di veicoli ad alimentazione alternativa. Per una svolta sul mercato, tuttavia, sono ancora necessarie le condizioni quadro adeguate: qui è necessaria la politica, afferma Felix Clary, portavoce degli importatori di automobili. Non sempre è necessario creare vantaggi fiscali; la mobilità elettrica può essere promossa, ad esempio, attraverso un trattamento preferenziale nel traffico stradale, ad esempio aprendo corsie preferenziali per gli autobus...

Im Jahr 2014 haben die Autofahrer 13 Milliarden Euro an Steuern in die österreichischen Staatskassen überwiesen. Dieses Geld muss unter anderem dafür aufgewendet werden, Anreizsysteme für alternativ betriebene Fahrzeuge zu schaffen und die Ladeinfrastruktur, vor allem für Elektroautos, endlich auszubauen. Die Automobilhersteller bieten eine immer breitere Palette an alternativ betriebenen Fahrzeugen an. Für einen Marktdurchbruch benötigt es aber noch entsprechende Rahmenbedingungen – hier sei die Politik gefragt, so Felix Clary, Sprecher der Automobilimporteure. Es sei auch nicht immer zwangsläufig nötig, steuerliche Vorteile zu schaffen, Elektromobilität kann beispielsweise gut durch Bevorzugungen im Straßenverkehr gefördert werden, wie durch die Öffnung von Busspuren …
Nel 2014 gli automobilisti hanno trasferito nelle casse dello Stato austriaco 13 miliardi di euro di tasse. Questi soldi dovranno, tra le altre cose, essere utilizzati per creare sistemi di incentivi per i veicoli ad alimentazione alternativa e per ampliare finalmente le infrastrutture di ricarica, soprattutto per le auto elettriche. Le case automobilistiche offrono una gamma sempre più ampia di veicoli ad alimentazione alternativa. Per una svolta sul mercato, tuttavia, sono ancora necessarie le condizioni quadro adeguate: qui è necessaria la politica, afferma Felix Clary, portavoce degli importatori di automobili. Non sempre è necessario creare vantaggi fiscali; la mobilità elettrica può essere promossa, ad esempio, attraverso un trattamento preferenziale nel traffico stradale, ad esempio aprendo corsie preferenziali per gli autobus...

Importatori di automobili: la transizione alla mobilità ha bisogno di incentivi

Nel 2014 gli automobilisti hanno trasferito nelle casse dello Stato austriaco 13 miliardi di euro di tasse. Questi soldi dovranno, tra le altre cose, essere utilizzati per creare sistemi di incentivi per i veicoli ad alimentazione alternativa e per ampliare finalmente le infrastrutture di ricarica, soprattutto per le auto elettriche. Le case automobilistiche offrono una gamma sempre più ampia di veicoli ad alimentazione alternativa. Per una svolta sul mercato, tuttavia, sono ancora necessarie le condizioni quadro adeguate: qui è necessaria la politica, afferma Felix Clary, portavoce degli importatori di automobili. Non sempre è necessario creare vantaggi fiscali; la mobilità elettrica può essere promossa, ad esempio, attraverso un trattamento preferenziale nel traffico stradale, come l’apertura di corsie preferenziali per gli autobus o la possibilità di parcheggi a basso costo. Clary sottolinea che qui c'è un enorme potenziale non sfruttato. Inoltre, la nuova edizione dell’eco-premium dovrebbe essere portata avanti per puntare al rinnovamento della flotta o al ringiovanimento dell’inventario, poiché i modelli più recenti possono dare un contributo significativo alla compatibilità ambientale. "Il motto deve essere: incoraggiare invece di punire. Una transizione alla mobilità deve essere pensata a lungo termine, ma dobbiamo dare gli impulsi giusti adesso", dice Felix Clary.